Metamorfosi. I cambiamenti nella società italiana in prospettiva storica indagati attraverso la pratica della storia orale.
Mercoledì 6 marzo alle ore 14:30 presso nell’aula Altana dell’Università di Firenze, dipartimento FORLILPSI, via Laura 48
Alessandro Portelli, uno dei pionieri della storia orale nel nostro paese, nel corso del tempo ha dedicato diversi lavori a Terni e alle sue storiche acciaierie, scrivendo quasi una lunga e composita “biografia della città”, come recitava un suo libro del 1985 uscito con Einaudi. Ha ripreso poi dopo molti anni, dall’inizio del nuovo secolo, a narrare di come stavano cambiando il lavoro industriale, la società locale, l’identità di classe di fronte alla crisi della siderurgia, alla deindustrializzazione, alla globalizzazione, con diversi volumi usciti per Donzelli. L’ultimo, pubblicato da poco, è dedicato alla cesura che nella cultura locale e nella sua rappresentazione politica ha comportato il passaggio ad un’amministrazione di destra, di pittoresca volgarità ma di preoccupante violenza verbale, quasi un laboratorio per una città come Terni in un’area e in una regione tradizionalmente “rosse”. Il 6 marzo a Firenze ci sarà una discussione sul volume “Dal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia”.
Una lotta senza tempo – Rassegna 2024
A 70 anni dalla prima Conferenza nazionale della donna lavoratrice celebriamo l’avvenimento attraverso una narrazione per documenti e immagini.
Un duplice percorso espositivo che parte dalla mostra storico-documentaria a cura di Ilaria Romeo, Martina Lopa e Stefano Bartolini dedicata alla Prima conferenza nazionale della donna lavoratrice del 1954. Segue la mostra ideata da Patrizia Lazoi con una selezione di foto tratta da alcuni Archivi sindacali e privati progettata e realizzata da Gea Casolaro
Il percorso comprende tre fotomontaggi appositamente prodotti dall’artista per l’occasione. Una proposta ampia, sul filo del dialogo tra il passato e la sua dimensione pubblica nel presente, nel quadro di una storia “in corso” che costruisca una memoria forte delle lotte e del protagonismo femminile, in genere data per scontata da visioni che si vogliono “neutre” del sindacato ma che finiscono per privilegiare protagonisti, e grandi personalità, al maschile.
Inaugurazione martedì 5 marzo ore 18:30
Le Murate – Semiottagono – Firenze
Interverranno: Lara Ghiglione, Segretaria nazionale Cgil; Claudia Carlino, Segretaria nazionale Spi Cgil; Rossano Rossi, Segretario generale Cgil Toscana; Alessio Gramolati, Segretario generale Spi Cgil Toscana; Elena Aiazzi, Segreteria CdlM Firenze; Benedetta Albanese, Assessora Comune di Firenze; Silvia Biagini, Presidente Fondazione Valore Lavoro; Gea Casolaro, artista visiva; Ilaria Romeo, Responsabile Archivio Storico Cgil nazionale.
Era il 1954 quando Firenze ospitò la prima Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice, promossa dalla Cgil.
L’evento fu un punto di svolta per la storia del movimento femminile in Italia: parteciparono centinaia di lavoratrici provenienti da tutto il paese e in rappresentanza delle varie categorie.
Nacque allora la Carta dei diritti della lavoratrice, che rivendicava uguaglianza salariale, accesso a tutte le professioni e tutela della maternità.
Oggi celebriamo il 70° anniversario di quel grande momento, con una rassegna di eventi a Firenze: mostre, dibattiti, convegni e concerti, un programma fittissimo di attività che ci consentirà di riprendere il discorso e allargare la lotta per i diritti, attraverso la via indicata dai movimenti femministi.
Oggi come allora proviamo ad aprirci alla contaminazione, alla pluralità di pensieri e linguaggi per avviarci a nuove conquiste.
Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro è risultata di nuovo beneficiaria di un contributo da parte del Ministero della cultura, Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali, nella tabella annuale per gli istituti culturali di 30.616 € finalizzato alla realizzazione delle attività culturali (Borse di ricerca, interventi su archivi, pubblicazioni, convegni e seminari, iniziative e attività di Public History)
Il decreto di riconoscimento delle risorse da parte del Ministero della cultura
Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro ha ricevuto dal Ministero della cultura, Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, un contributo di 1813,75 € per il sostegno alle biblioteche non statali e all’editoria locale.
La tabella con il riconoscimento delle risorse del Ministero della cultura
Ai fini della trasparenza si rende noto che la Fondazione Valore Lavoro nel 2023 ha ricevuto un contributo da parte del Ministero della cultura, Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, di 3600 €, di cui 2000 € finalizzati alla catalogazione dei propri record bibliografici sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN) e 1600 € alla digitalizzazione del periodico “Informazioni sindacali”.
La tabella con il riconoscimento delle risorse del Ministero della cultura
Dal 24 luglio al 25 agosto 2023 tutte le attività – compresi i servizi bibliotecari e archivistici – della FVL e del CDAS saranno sospesi per la pausa estiva e le sedi rimarranno di conseguenza chiuse. Le attività riprenderanno il 28 agosto 2023.
Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro ha ottenuto un contributo di 3.879,92 € da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia nell’ambito del bando “Sviluppo e cultura” per il progetto realizzato nel 2022 La città del lavoro.
Ai fini della trasparenza si comunica che nel 2022 la Fondazione Valore Lavoro ha ricevuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia un contributo di 6.212,12 € nell’ambito del bando “Per la cultura io resto attivo” finalizzato alla realizzazione nel 2021 del progetto di valorizzazione del proprio patrimonio archivistico attraverso il linguaggio della arte (videomapping) denominato L’immagine e la memoria, Esperienza sociale dei luoghi e Cultural Heritage.
Il progetto si è classificato al secondo posto nel concorso nazionale per i migliori progetti di Public History promosso dall’Associazione italiana di Public History nel 2022