Fondazione Valore Lavoro

Donne e lavoro nella storia italiana 7 marzo 2024

Giovedì 7 marzo
Ore 14:30 visita guidata alla mostra a cura di Martina Lopa
Ore 15:00 – Caffè Letterario Le Murate
Donne e lavoro nella storia italiana
Seminario di divulgazione scientifica dal titolo Donne e lavoro nella storia italiana con studiose accademiche affiliate alla Società italiana delle storiche e alla Società italiana di storia del lavoro. I lavori saranno introdotti e coordinati dalla prof.ssa Simonetta Soldani, università di Firenze, ed interverranno Eloisa Betti, Università di Padova-Società italiana di storia del lavoro su il lavoro delle donne nell’Italia Repubblicana e Anna Badino, CNER ISMED-Società italiana delle storiche su Lavoro, mobilità, famiglia nel lungo miracolo economico.
Introduce e coordina:
Simonetta Soldani, Università di Firenze
Intervengono:
Eloisa Betti, Università di Padova – Società Italiana di Storia del Lavoro
Il lavoro delle donne nell’Italia Repubblicana
Anna Badino, ISEM-CNR – Società Italiana delle Storiche – SIS
Lavoro, mobilità, famiglia nel lungo miracolo economico
L’iniziativa essendo realizzata in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana, soggetto qualificato per l’aggiornamento (Direttiva 170/2016) è autorizzata ai sensi degli artt. 64 e 67 CCNL 2006/2009 del Comparto Scuola, con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi e come formazione e aggiornamento dei Dirigenti Scolastici ai sensi dell’art. 15 CCNL 08/07/2019 Area Istruzione e Ricerca. Pertanto, previa iscrizione a questo modulo, potrà essere rilasciato un attestato di partecipazione che sarà inviato per email.

Metamorfosi. I cambiamenti nella società italiana in prospettiva storica indagati attraverso la pratica della storia orale 6 marzo 2024

Metamorfosi. I cambiamenti nella società italiana in prospettiva storica indagati attraverso la pratica della storia orale.

Mercoledì 6 marzo alle ore 14:30 presso nell’aula Altana dell’Università di Firenze, dipartimento FORLILPSI, via Laura 48

Alessandro Portelli, uno dei pionieri della storia orale nel nostro paese, nel corso del tempo ha dedicato diversi lavori a Terni e alle sue storiche acciaierie, scrivendo quasi una lunga e composita “biografia della città”, come recitava un suo libro del 1985 uscito con Einaudi. Ha ripreso poi dopo molti anni, dall’inizio del nuovo secolo, a narrare di come stavano cambiando il lavoro industriale, la società locale, l’identità di classe di fronte alla crisi della siderurgia, alla deindustrializzazione, alla globalizzazione, con diversi volumi usciti per Donzelli. L’ultimo, pubblicato da poco, è dedicato alla cesura che nella cultura locale e nella sua rappresentazione politica ha comportato il passaggio ad un’amministrazione di destra, di pittoresca volgarità ma di preoccupante violenza verbale, quasi un laboratorio per una città come Terni in un’area e in una regione tradizionalmente “rosse”.  Il 6 marzo a Firenze ci sarà una discussione sul volume “Dal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia”.

Dopo l’introduzione all’incontro di Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro-Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana) interverranno nella discussione:
Maurizio Brotini (CGIL Toscana)
Pietro Causarano (Università di Firenze-Amici di Passato e Presente)
Giovanni Contini (Istituto Resistenza Pistoia-Associazione italiana di storia orale)
Federico Del Giudice (Università di Pisa-Società italiana di storia del lavoro)
Gianfranco Francese (IRES Toscana)
Stefano Gallo (CNR ISMED- Biblioteca Franco Serantini ISSORECO)
Monica Pacini (Università di Firenze, corso storia di genere)
Roberto Passini (rivista Il Ponte)
Alessandra Pescarolo (Società italiana delle storiche)
Mariamargherita Scotti (Istituto Ernesto De Martino)
Bruno Settis (Scuola normale superiore-rivista Italia contemporanea)
Gregorio Sorgonà (Scuola normale superiore)
Dal sito dell’editore:
Cosa è successo alla classe operaia nel nostro paese? Perché non è più la sinistra il suo «naturale» punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria «mutazione antropologica» andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare «dall’altra parte», consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi. La città è Terni, a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, «dal rosso al nero». Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose. Processi di deindustrializzazione, crisi della sinistra, disorientamento culturale e identitario, crisi ambientale e sanitaria – ma anche debolezza di una destra senza spessore, litigiosa, culturalmente inadeguata, campanilista ma sospinta al potere da paure e insicurezze (criminalità, droga, immigrazione, revisionismo storico): la storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro («Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia», denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero paese.

Una lotta senza tempo inaugurazione 5 marzo 2024

Una lotta senza tempo – Rassegna 2024

A 70 anni dalla prima Conferenza nazionale della donna lavoratrice celebriamo l’avvenimento attraverso una narrazione per documenti e immagini.

Un duplice percorso espositivo che parte dalla mostra storico-documentaria a cura di Ilaria Romeo, Martina Lopa e Stefano Bartolini dedicata alla Prima conferenza nazionale della donna lavoratrice del 1954. Segue la mostra ideata da Patrizia Lazoi con una selezione di foto tratta da alcuni Archivi sindacali e privati progettata e realizzata da Gea Casolaro

Il percorso comprende tre fotomontaggi appositamente prodotti dall’artista per l’occasione. Una proposta ampia, sul filo del dialogo tra il passato e la sua dimensione pubblica nel presente, nel quadro di una storia “in corso” che costruisca una memoria forte delle lotte e del protagonismo femminile, in genere data per scontata da visioni che si vogliono “neutre” del sindacato ma che finiscono per privilegiare protagonisti, e grandi personalità, al maschile.

Inaugurazione martedì 5 marzo ore 18:30

Le Murate – Semiottagono – Firenze

Interverranno: Lara Ghiglione, Segretaria nazionale Cgil; Claudia Carlino, Segretaria nazionale Spi Cgil; Rossano Rossi, Segretario generale Cgil Toscana; Alessio Gramolati, Segretario generale Spi Cgil Toscana; Elena Aiazzi, Segreteria CdlM Firenze; Benedetta Albanese, Assessora Comune di Firenze; Silvia Biagini, Presidente Fondazione Valore Lavoro; Gea Casolaro, artista visiva; Ilaria Romeo, Responsabile Archivio Storico Cgil nazionale.

 

Una lotta senza tempo. 70° anniversario della prima Conferenza nazionale della donna lavoratrice

Era il 1954 quando Firenze ospitò la prima Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice, promossa dalla Cgil.

L’evento fu un punto di svolta per la storia del movimento femminile in Italia: parteciparono centinaia di lavoratrici provenienti da tutto il paese e in rappresentanza delle varie categorie.

Nacque allora la Carta dei diritti della lavoratrice, che rivendicava uguaglianza salariale, accesso a tutte le professioni e tutela della maternità.

Oggi celebriamo il 70° anniversario di quel grande momento, con una rassegna di eventi a Firenze: mostre, dibattiti, convegni e concerti, un programma fittissimo di attività che ci consentirà di riprendere il discorso e allargare la lotta per i diritti, attraverso la via indicata dai movimenti femministi.

Oggi come allora proviamo ad aprirci alla contaminazione, alla pluralità di pensieri e linguaggi per avviarci a nuove conquiste.

Contributo 2023 Ministero della cultura ai sensi dell’art. 8 legge 534/1996

Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro è risultata di nuovo beneficiaria di un contributo da parte del Ministero della cultura, Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali, nella tabella annuale per gli istituti culturali di 30.616 € finalizzato alla realizzazione delle attività culturali (Borse di ricerca, interventi su archivi, pubblicazioni, convegni e seminari, iniziative e attività di Public History)

Il decreto di riconoscimento delle risorse da parte del Ministero della cultura

Contributo per sostegno alle biblioteche non statali 2023 – acquisto libri

Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro ha ricevuto dal Ministero della cultura, Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, un contributo di 1813,75 €  per il sostegno alle biblioteche non statali e all’editoria locale.

 

La tabella con il riconoscimento delle risorse del Ministero della cultura

Contributo per il funzionamento delle biblioteche non statali 2023

Ai fini della trasparenza si rende noto che la Fondazione Valore Lavoro nel 2023 ha ricevuto un contributo da parte del Ministero della cultura, Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, di 3600 €, di cui 2000 € finalizzati alla catalogazione dei propri record bibliografici sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN) e 1600 € alla digitalizzazione del periodico “Informazioni sindacali”.

La tabella con il riconoscimento delle risorse del Ministero della cultura

Sospensione estiva delle attività della Fondazione Valore Lavoro e del Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana

Dal 24 luglio al 25 agosto 2023 tutte le attività – compresi i servizi bibliotecari e archivistici – della FVL e del CDAS saranno sospesi per la pausa estiva e le sedi rimarranno di conseguenza chiuse. Le attività riprenderanno il 28 agosto 2023.

Contributo per progetto La città del lavoro

Ai fini della trasparenza si rende noto che nel 2023 la Fondazione Valore Lavoro ha ottenuto un contributo di 3.879,92 € da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia nell’ambito del bando “Sviluppo e cultura” per il progetto realizzato nel 2022 La città del lavoro.

Contributo per il progetto L’immagine e la memoria. Esperienza sociale dei luoghi e Cultural Heritage

Ai fini della trasparenza si comunica che nel 2022 la Fondazione Valore Lavoro ha ricevuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia un contributo di 6.212,12 € nell’ambito del bando “Per la cultura io resto attivo” finalizzato alla realizzazione nel 2021 del progetto di valorizzazione del proprio patrimonio archivistico attraverso il linguaggio della arte (videomapping) denominato L’immagine e la memoria, Esperienza sociale dei luoghi e Cultural Heritage.

Il progetto si è classificato al secondo posto nel concorso nazionale per i migliori progetti di Public History promosso dall’Associazione italiana di Public History nel 2022